Descrizione
I progetti dovranno fare riferimento ad almeno una delle seguenti linee di intervento:
1. Dialogo intergenerazionale:
Favorire lo scambio tra generazioni per abbattere stereotipi, valorizzare competenze e costruire reti di supporto solidali. Le iniziative potranno includere, a titolo esemplificativo:
Programmi di mentoring e scambio di competenze tra persone giovani, adulte e anziane.
Attività culturali, laboratori o percorsi educativi volti a promuovere il dialogo intergenerazionale.
Progetti che coinvolgano le diverse fasce d’età in attività di co-progettazione sociale e cittadinanza attiva.
2. Accompagnamento e supporto alle caregiver:
Sostenere chi si prende cura di altre persone, valorizzando il loro ruolo sociale e favorendone la socializzazione in ottica di prevenire l’isolamento e il burn out. Le iniziative potranno includere:
• Servizi e reti di supporto psicologico ed emotivo per caregiver familiari.
• Percorsi di formazione e orientamento per migliorare le competenze di chi presta assistenza.
• Soluzioni per facilitare la conciliazione tra vita personale, lavorativa e impegno di cura.
3. Sostegno e supporto a spazi di socializzazione e luoghi di comunità:
Potenziare luoghi e iniziative che favoriscano la socializzazione, l’incontro e il senso di appartenenza alla comunità Le iniziative potranno includere:
• Rigenerazione e animazione di spazi pubblici o di prossimità per la socializzazione.
• Attività di vicinato solidale e sostegno reciproco tra persone a rischio di isolamento.
• Progetti che promuovano la partecipazione attiva di cittadin3 e associazioni nella costruzione di comunità più inclusive.
La rete deve essere composta da almeno tre realtà, tra cui:
• Nel ruolo di capofila un Ente del Terzo Settore, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del D.lgs. n. 117/2017, costituito in forma di associazione, comitato, fondazione, cooperativa sociale o impresa sociale; oppure un ente non commerciale di carattere privato, ai sensi degli artt. 73 e seguenti del DPR n. 917/1986, che si avvalga di personale volontario nello svolgimento di servizi diretti alla persona.
• Nel ruolo di partner potranno essere coinvolte non solo realtà di volontariato, ma anche altri soggetti della comunità di riferimento (inclusi enti pubblici, istituti scolastici, enti religiosi, enti costituiti in forma di società, gruppi informali di cittadine).
Ogni soggetto può presentare al massimo un’idea progettuale come capofila ed essere partner di un’altra idea.
Non possono accedere al finanziamento i soggetti capofila che, al momento della presentazione della domanda, hanno ancora in corso progetti precedentemente finanziati o non ne hanno completato la relativa rendicontazione su tutte le linee di finanziamento della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale (Bando Intrecci Possibili e Formati su Misura).
I progetti dovranno rispettare i seguenti requisiti:
- essere avviati entro 3 mesi dalla data di assegnazione del contributo;
- avere una durata massima di 12 mesi della data di avvio del progetto;
- essere presentati entro la scadenza da un soggetto capofila con i requisiti previsti al paragrafo 3);
- aver partecipato allo sportello di progettazione prenotando una consulenza online o in presenza con lo Staff di Svolta entro il 12 settembre; (email: progetti@ufficiosvolta. it / tel: 353 4121810)